Il secondo weekend della 28ª edizione di “Elba Isola Musicale d’Europa” inizia stasera nel segno del rock. O meglio di un omaggio ai Led Zeppelin, icone del rock anni Settanta, reso dal sassofonista friulano Francesco Bearzatti, uno dei più creativi jazzisti italiani che, nella splendida cornice della Villa Romana delle Grotte di Portoferraio (ore 18.30), presenterà il suo progetto “Post Atomic Zep”, coadiuvato dal bassista Danilo Gallo e dal batterista Stefano Tamborrino, altri jazzisti dal piglio fantasioso.
“Post Atomic Zep” è anche il titolo dell’album realizzato dal trio: undici tracce - inclusi grandi classici del quartetto britannico quali Stairway To Heaven, Going To California, Dazed and Confused e Whole Lotta Love - che riflettono lo stile caratteristico di Bearzatti, noto per il suo approccio al jazz non convenzionale, in una fusione fra melodie intricate e improvvisazioni audaci. Francesco Bearzatti è un narratore innamorato delle parole, attirato dai processi rivoluzionari purché liberi e mutevoli: ha iniziato il suo viaggio musicale con l’amore proprio per i Led Zeppelin, ma anche per i Deep Purple, seguito da un’affinità il punk rock, che ha influenzato le prime fasi della sua carriera. Tra i suoi album si ricordano, anche per la loro specificità progettuale, quelli dedicati alla fotografa Tina Modotti, al leader neroamericano Malcolm X, al compositore Thelonious Monk, al cantautore Woody Guthrie e alla canzone americana e, infine, a Zorro, il leggendario eroe mascherato reso celebre da fumetti, piccolo e grande schermo.
Domani, “Elba Isola Musicale d’Europa” ritroverà le sue più abituali atmosfere cameristiche con il concerto al Teatro dei Vigilanti “Renato Cioni” (ore 18.30) del Quartetto Indaco, uno dei più importanti quartetti d’archi italiani oggi in circolazione.
Crisantemi è il più noto tra i pochi pezzi scritti da Puccini per quartetto d’archi, tutti nati durante il periodo di studi, prima che egli diventasse, dopo la prima rappresentazione di Manon Lescaut, nel 1893, un operista di fama mondiale. Fu composto subito dopo la morte di Amedeo di Savoia, secondo figlio, molto popolare, del re d’Italia Vittorio Emanuele II. Costituto da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita ai violini, Jamiang Santi alla viola e Cosimo Carovani al violoncello, il Quartetto Indaco ha trionfato al concorso internazionale di Osaka nel 2023 (medaglia d’oro e due premi aggiuntivi), avvenimento storico per la scena quartettistica italiana, ed è uno dei gruppi più interessanti e versatili della sua generazione.