Effetto Venezia, Bruciati soddisfatto: "E’ tornato chi aveva perso l’abitudine a venire"

Oltre centomila presenze, il direttore artistico ha centrato il suo obiettivo: "Ma i numeri non mi appassionano, pur importanti. Grazie a chi ha avuto fiducia"

Marco Bruciati, direttore artistico di "Effetto Venezia" (Foto Novi)

Marco Bruciati, direttore artistico di "Effetto Venezia" (Foto Novi)

Livorno, 8 agosto 2023 – Con oltre centomila presenze, ha chiuso domenica con ’il botto’ la manifestazione principale dell’estate livornese ’Effetto Venezia’.

Tutti soddisfati: dal sindaco Luca Salvetti, alla Fondazione Lem fino al direttore artistico Marco Bruciati che ha declinato in chiave cinematografica l’edizione 2023 di questa kermesse.

Proprio Bruciati fa un bilancio del lavoro svolto e della ’mission’ che si era prefissato: "Riportare a ’Effetto Venezia’ chi se ne era allontanato per disaffezione, per poco interesse".

Scrive Bruciati: "Dopo sei mesi di lavoro preparatorio e cinque giorni di frenetica gioia, devo ringraziare tutti coloro che mi hanno dato fiducia nel supportare quell’idea un po’ folle che ’Effetto Venezia’ potesse diventare un vero e proprio piccolo viaggio sensoriale dentro il mondo del cinema. Le questioni legate ai numeri, per quanto determinanti nel definire la buona riuscita di qualsiasi manifestazione pubblica, non mi hanno mai appassionato. Sappiamo che le presenze a ’Effetto Venezia’ sono altissime e anche questa edizione non ha fatto eccezione. L’obiettivo che mi ero posto tra i tanti era però quello di riportare a ’Effetto Venezia’ per più giorni persone che avevano perso l’abitudine a frequentarlo, provando a dare loro un nuovo”.

"Abbiamo costruito una differenza rispetto ad altri anni – prosegue Bruciati –, è proprio questa ovvero unire il pubblico canonico a quello più esigente, creando un melting pot in cui la popolarità della manifestazione si è unita a una scelta artistica in alcuni casi coraggiosa e solo apparentemente settoriale. Il tema del cinema, arte per eccellenza nell’unire le varie sfere sociali, ha sicuramente aiutato a portare a termine l’obiettivo che ci eravamo posti dimostrando come sia possibile alzare l’asticella nella crescita di un evento culturale importante come questo".

Sottolinea poi aggiunge: "Come in tutte le cose complesse non sono mancati momenti più critici e mi scuso con tutti coloro che in vari ambiti hanno vissuto piccole grandi problematiche. E ringrazio sindaco e assessori per la fiducia riposta e la straordinaria squadra di lavoro della fondazione Lem per avermi sostenuto senza sosta. Il Comune, tutti i servizi di fornitura e service che hanno costruito insieme a noi questo percorso".

Il direttore artistico conclude: "Ringrazio le decine di artisti locali e non che hanno accettato la sfida adattandosi al tema scelto. E ringrazio le persone che mi hanno manifestato sinceri attestati di stima".