Spacciava nel giro dei suoi clienti più assidui in qualunque giorno dell’anno, Natale incluso, incurante delle restrizioni in vigore per l’emergenza. Ma il 31 dicembre per lo spacciatore, un livornese di 32 anni, sono scattate le manette mentre si trovava in una abitazione di Navacchio (in provincia di Pisa) dove era domiciliato. Ora è recluso nel carcere di Pisa. Ad arrestarlo sono stati i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Livorno, coordinati dal tenente Marco Saccà, per ordine della Procura. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata firmata dal Gip del tribunale di Livorno per l’evidente rischio che il trentenne proseguisse nella sua attività illecita visto il folto numero dei assidui clienti. Lo spacciatore portava avanti la sua attività a Livorno contattando chi voleva acquistare le dosi di stupefacenti che era anche solito consegnare. Così all’alba del 31 dicembre i militari dell’Arma si sono presentati a casa del trentaduenne accusato di spaccio di stupefacenti e di tentata estorsione. L’indagine dei Carabinieri ha preso il via dalla denuncia di un giovane livornese. Dopo avere acquistato un quantitativo di hashish nel Natale del 2019, nei giorni successivi era stato minacciato dal 32enne arrestato che pretendeva il pagamento di cifre di denaro molto elevate per lo stupefacente ceduto al giovane. Se non lo avesse fatto gliel’avrebbe fatta pagare picchiandolo. L’uomo vendeva hashish e marijuana ai suoi acquirenti. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione del livornese dove hanno trovato sette etti e mezzo di marjiuana, una bilancia elettronica e un bilancino di precisione.
Monica Dolciotti