MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

Livorno, discoteca all’ex cinema Grande: il dibattito

Livorno, discussione durante il consiglio comunale. Passa la mozione della maggioranza: avanti con cautela

Privati hanno presentato un piano per realizzare una discoteca all’ex cinema Grande

Livorno, 16 novembre 2021 - Il consiglio comunale di Livorno si è occupato delle tre mozioni presentate sull’ipotesi di apertura di una discoteca da 800 posti nell’ex cinema Grande. È passata quella della maggioranza con 16 voti a favore, 3 contro e 6 astenuti. Nella mozione di maggioranza, che "ha recepito molte delle istanze proposte dai cittadini nell’incontro pubblico con i capigruppo del consiglio il 21 ottobre - ha sottolineato Paolo Fenzi del Pd - si chiede che i promotori del progetto della discoteca lo illustrino al più presto, un tavolo di lavoro che coinvolga uffici comunali e autorità competenti. Bisogna tenere di conto delle preoccupazioni dei cittadini per l’eventuale impatto della discoteca su mobilità, aggregazione dei clienti, afflusso e deflusso degli avventori, sulla sorveglianza e la sicurezza dentro e fuori il locale, sulla sicurezza e sulla gestione dei rifiuti. Perciò occorre sottoscrivere un protocollo con i privati che propongono il progetto sulle questioni sollevate dai cittadini". Stella Sorgente dei 5 Stelle ha illustrato la mozione sottoscritta anche da Fratelli d’Italia e Buongiorno Livorno, che ricalca la proposta di mozione presentata dai cittadini all’incontro del 21 ottobre, contrari all’apertura della discoteca. È stata bocciata come la mozione della Lega illustrata da Carlo Ghiozzi, con la quale non sono state chiuse le porte al progetto di discoteca. "Non demonizziamo la discoteca, però chiediamo che vada studiato il piano e governato dall’amministrazione. Non facciamo le barricate contro chi vuole investire a Livorno perché si corre il rischio di allontanare chi vuole fare un investimento".

Prima della votazione l’assessore al commercio e turismo Rocco Garufo ha dichiarato: "L’amministrazione non può mettere in campo strumenti coercitivi per impedire un’iniziativa imprenditoriale come questa, che tuttavia avrebbe potenzialità, ricadute occupazionali e benefici per una zona e un immobile come il Grande oggi dequalificati e in degrado. Perciò dovremmo accompagnare un’iniziativa del genere per armonizzarla con il contesto urbano mediante accordi, o protocolli di intesa per governare al meglio l’impatto del progetto sulla mobilità, sulla sosta e sulla sicurezza per la zona di piazza Grande e della vicina Venezia , che tanto preoccupano residenti e commercianti". Ha aggiunto: "Per ora siamo davanti ad una manifestazione di intenti ed è stata presentata al comando dei vigili del fuoco solo una richiesta di adeguamento alle norme antincendio dell’immobile".