Livorno, 14 novembre 2024 – Dal 2021 il Comune di Livorno ha aderito al progetto internazionale “Cities Changing Diabetes”, nato da una partnership tra University College of London e Steno Diabetes Center di Copenaghen. Da queste istituzioni è arrivato un riconoscimento, ieri consegnato in Sala Cerimonie del Comune, per il sindaco Luca Salvetti, il direttore dell’Unità Diabetologia dell’Asl Toscana Nordovest Graziano Di Cianni e il coordinatore dell’iniziativa Paolo Mori Ubaldini. Oltre ai premiati sono intervenuti l’assessore al sociale Andrea Raspanti e la responsabile del Distretto livornese dell’Asl Cinzia Porrà.
Nel corso della cerimonia sono state illustrate le iniziative di “Forse non sai che…” la campagna di prevenzione del diabete giunta alla quindicesima edizione. “Il diabete è un’epidemia – ha spiegato il dottor Di Cianni -, intorno al 2000 era al 4.6%, mentre adesso è intorno al 10%, parliamo di 400 milioni di persone nel mondo. Il diabete non è ereditario, ma è spesso figlio di cattive abitudini ed è spesso legato all’obesità. Esistono dei fattori non modificabili come invecchiamento e genetica, ma noi vogliamo intervenire su fattori che possono essere modificati come abitudini alimentari o l’inquinamento, nelle metropoli infatti il diabete è più presente. Il diabete è anche una malattia sociale, chi ha meno infatti per risparmiare mangia cibi di bassa qualità o fa lavori in cui spesso si sta seduti, favorendo la patologia.
Il progetto “Cities Changing Diabetes“ vuole cambiare le abitudini cittadine, portando le persone a muoversi di più, cercando di contrastare l’espansione del diabete nei centri urbani. Questo progetto prevede di mappare il problema, analizzare i dati, individuare le soluzioni e agire per metterle in atto”. Ha poi preso parola Salvetti: “Nel 2021 eravamo dentro una pandemia mondiale, però siamo stati lungimiranti a firmare questo patto, permettendoci di avere un percorso tracciato su un tema che suscita preoccupazione. Questo è un progetto di assoluto valore e siamo fieri che Livorno ne faccia parte. Come giunta stiamo cercando di intervenire sui temi espressi dal dottor Di Cianni, curando il tema della qualità del cibo e quello delle attività all’aria aperta, basti pensare al lavoro sui parchi pubblici”.
“Il dottor Di Cianni si è sempre speso nella lotta a questa malattia – ha concluso la dottoressa Porrà -. Il suo è stato un lavoro di rete, collaborando con altri professionisti e con le istituzioni. Dobbiamo promuovere attività di prevenzione, come quelle legate all’attività fisica e allo stile di vita. Lavorare su questi temi significa educare i giovani alla salute nelle scuole”.
Daniele Mazzi