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Carcere (foto di repertorio)
Isola d'Elba (Livorno), 18 settembre 2017 - "Un detenuto marocchino di circa trent'anni, nel primo pomeriggio di oggi, ha dato fuoco alla cella dell'infermeria del carcere, ove era ricoverato" a Porto Azzurro, all'isola d'Elba. Ne dà notizia il segretario generale del Sappe (uno dei sindacati del personale della polizia penitenziaria) Renato Capece spiegando che nel principio d'incendio è rimasto intossicato un agente. Il detenuto, il giorno precedente dopo aver ingerito alcune batterie ministilo, era stato ricoverato d'urgenza con elisoccorso Pegaso, all'ospedale di Livorno. Al rientro in carcere era stato precauzionalmente messo in una cella dell' infermeria della casa reclusione di Porto Azzurro, ma, rileva Capece, "si è reso protagonista dell'ennesimo gesto dimostrativo, mettendo a rischio anche l'incolumità dell'agente in servizio che »si è immediatamente prodigato nello spegnere il principio di incendio, riuscendo anche a salvare la vita all'incosciente detenuto".
Capece continua: "Ribadiamo, ancora una volta, che il carcere di Porto Azzurro, istituto improntato prettamente al trattamento, è affollato di detenuti prevalentemente extracomunitari, con problematiche psichiche e tossicologiche, e che l'apertura incondizionata delle celle sin dal primo mattino fino alla sera, lasciando i ristretti in pieno e totale ozio, mette a repentaglio la già precaria situazione della sicurezza".