Livorno, 1 settembre 2022 - Come era avvenuto sabato scorso in via Giordano Bruno (tra i civici 2 e 10), anche ieri sono intervenute le forze dell’ordine insieme a funzionari e operai di Casalp per effettuare un censimento sempre nella stessa strada, tra i civici 13 e 19. Anche questa operazione è stata coordinata dalla Questura ed è stata decisa all’ultimo Comitato per l’ordine pubblico convocato dopo la morte di Denny Magina e i conseguenti atti incendiari e la bomba carta.
In via Giordano Bruno 8 il ventinovenne Denny ha perso la vita precipitando dal quarto piano. Sulla sua morte (avvenuta lunedì 22 agosto) stanno investigando i carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica che ha aperto un fascicolo per omicidio.
«Sono stati fatti gli accessi in tre alloggi occupati irregolarmente (due al civico 17, ndr) che Casalp ha ripreso in possesso. – spiega l’architetto Matteo De Luca di Casalp – Sono state messe le grate alle porte e gli allarmi". In uno degli alloggi occupati al civico 19 c’era uno straniero irregolare che è stato affidato all’ufficio stranieri della Questura per il rimpatrio. Sono state ispezionate anche le cantine. "Per i mezzi abbandonati nel cortile – conclude l’architetto De Luca – sono state avviate le procedure di rimozione".
Seguendo lo stesso copione di sabato scorso, nell’isolato di via Giordano Bruno dai civici 13 al 19, sono entrati in azione polizia, carabinieri, guardia di finanza con i cani antidroga e polizia municipale. Anche in questo caseggiato popolare, sono stati segnalati problemi di sicurezza, occupazioni abusive e la presenza di spacciatori come nello stabile dove è avvenuta la tragedia di lunedì 22 agosto. Nel cortile del ’palazzone’ passato ieri al setaccio, le famiglie tirano un respiro di sollievo ora. Però il loro timore è che "nonostante il dispiegamento di forze dell’ordine (ieri, ndr) – è la loro convinzione – qui cambierà poco. Ogni notte arrivano gli spacciatori padroni assoluti della zona.
Non siamo liberi nemmeno di portare i sacchetti con i rifiuti ai cassonetti condominiali. In mezzo ci sono loro, i venditori di morte. O gente estranea ubriaca, o fatta di droga". Altri testimoniano: "La notte nel cortile c’è gente che c hi fa sesso sui cofani delle auto, o si apparta in quelle abbandonate. Per lo più sono giovani ragazze che per una dose non hanno scrupolo a vendersi...". Una donna si è avvicinata per raccontare che "quando è esplosa la bomba carta la sera del 24 agosto (dopo l’incendio delle auto al civico 8, ndr) io e la mia famiglia stavamo cenando. Il mio bambino più piccolo si è messo a piangere e ha gridato - non voglio morire - . Con mio marito abbiamo preso due cose e con i nostri figloi siamo scappati".
Monica Dolciotti