"Tre anni di lavoro continuato come rider della società Deliveroo per le strade di Livorno. Tre anni di collaborazione per poi arrivare a casa una sera e rendersi conto che l’accesso alla piattaforma digitale è stato semplicemente disattivato. Tradotto: licenziamento. È successo ad una lavoratrice livornese della multinazionale Deliveroo. La stessa del rider William De Rose travolto e ucciso da una macchina nel marzo dell’anno scorso sul viale Marconi". A denunciare il licenziamento secco e crudo della lavoratrice è il sindacato Slang Usb.
"Solo il giorno dopo la società si è degnata di inviare un messaggio di poche righe in cui le viene contestata una mancata consegna, in realtà mai avvenuta. – prosegue il sindacato – Ma lo statuto dei lavoratori per i riders non esiste. Non è possibile presentare le proprie giustificazioni, o chiedere l’aiuto del sindacato. Per loro, nonostante numerose sentenze favorevoli e innumerevoli battaglie sindacali, non si tratta di lavoro subordinato, ma di collaborazione".
"Così abbiamo deciso di sostenere le ragioni di questa lavoratrice – annuncia Usb – chiedendo subito un’interlocuzione con la dirigenza e attivando il nostro sportello legale. Nei prossimi giorni comunicheremo le iniziative, che come sindacato, abbiamo intenzione di mettere in campo".