GABRIELE MASIERO
Cronaca

Conti fa “all in“ su Pisa: "Non corro per la Regione. Resto qui fino al 2028"

Il primo cittadino, dopo le indiscrezioni de La Nazione, allontana le voci "Tomasi, moderato e ottima scelta, io devo rispettare il patto con i pisani".

di Gabriele Masiero

"Solo Pisa". Non è solo uno slogan calcistico, ma anche il mantra del sindaco Michele Conti. Lo ripete da tempo e l’indiscrezione rilanciata ieri da La Nazione che, secondo alcuni ambienti del centrodestra, potrebbe vederlo nei panni dell’outsider come candidato presidente della Regione al posto di Alessandro Tomasi, ha spinto il primo cittadino ha chiarire il concetto una volta di più: "Non sono disponibile a valutare la candidatura a Governatore della Toscana, perché, come ho già più volte affermato, ho preso un impegno con i cittadini pisani fino al 2028 e intendo rispettarlo. Sono tanti i progetti avviati in città che voglio portare a termine".

Però Conti non si sottrae alla responsabilità politica: ha la tessera della Lega in tasca, ma anche la stima di Fratelli d’Italia (suo mondo di provenienza visto che aveva fatto il consigliere comunale con l’allora Alleanza Nazionale) ed è da sempre sostenitore del civismo al servizio della politica tanto che la lista civica da lui ispirata (Pisa al centro) alle scorse amministrative con quasi il 15% dei consensi è risultata decisiva per strapazzare i rivali di centrosinistra e conquistare Palazzo Gambacorti per la seconda volta.

E ora, forte di tutto questo, manda un messaggio chiaro ai partiti della sua coalizione in vista delle regionali: "Il centrodestra dovrebbe invece fare presto a unirsi intorno alla figura di Alessandro Tomasi che è il candidato naturale, perché è in grado di mettere insieme una coalizione ampia e plurale che abbia nei partiti la colonna portante, ma che sappia allargare il perimetro anche oltre. Abbiamo una classe dirigente formata sul territorio, governiamo 7 capoluoghi su 10 della Regione. Tomasi è un sindaco, un profilo moderato che ha saputo riunire intorno a sé anche forze civiche e sociali che vanno oltre il centro destra. È la persona giusta per poter cambiare anche in Toscana".

Il richiamo alla moderazione, inoltre, suona anche come un avvertimento rivolto più direttamente alla sua Lega all’interno della quale più di qualcuno sogna il nome di Vannacci, il populista più duro e puro visto come nome giusto per sparigliare le carte e puntare a conquistare la Toscana. Intanto, però, Conti dice con chiarezza che giri di valzer e riunioni ristrette hanno fatto il loro tempo e che il “game over“ è a un passo: "Devono finire - conclude il sindaco - i tempi delle candidature all’ultimo momento. Bisogna costruire un programma politico intorno a una candidatura per tempo, perché i nostri elettori attendono risposte. Troppo spesso in passato abbiamo regalato le competizioni agli altri perché non abbiamo saputo decidere nei tempi giusti. Questa volta il candidato c’è, il programma deve essere costruito insieme, gli esempi sul territorio ci sono e adesso è il momento di partire. Invito a fare presto e chiudere su questa candidatura per fare tutti insieme una campagna elettorale che coinvolga il maggior numero possibile di cittadini".