MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Conosce un anziano sui social e gli ruba il bancomat: denunciata 30enne

Ha prelevato 200 euro

Carabinieri (immagine di repertorio)

Carabinieri (immagine di repertorio)

Livorno, 3 novembre 2024 – Conosce sui social un anziano, lo raggira, gli ruba la carta di credito e preleva soldi. Ma la truffa è stata scoperta e una donna è finita nei guai. I Carabinieri della Stazione di Livorno Porto hanno denunciato una donna sulla trentina proveniente dalla provincia del capoluogo toscano per furto e indebito utilizzo di strumenti di pagamento. Secondo la ricostruzione dei fatti emersa dalle indagini condotte dagli investigatori dell’Arma, la donna sarebbe entrata in possesso di una carta di credito di un pensionato livornese, che la donna avrebbe conosciuto attraverso i social. Proprio all’anziano signore la donna l’avrebbe sottratta, prelevandola a insaputa dell’uomo, prima di allontanarsi dalla sua abitazione per raggiungere il treno che l’avrebbe riportata a casa. La circostanza è saltata agli occhi da parte dell’uomo quando si è accorto della mancanza nel portafogli della carta di credito e della somma contante di 200 euro. Conferma ulteriore poi di essere stato vittima di condotta predatoria l’uomo l’avrebbe ricevuta notando sul suo cellulare la presenza di alcune notifiche relative a due prelievi da circuito ATM ammontanti ad euro 250 ciascuno, che lui non aveva effettuato. Pertanto, insospettito di tali transazioni, oltretutto incompatibili con le proprie abitudini, nonché certo di non aver mai ceduto la propria carta a terze persone, ha provveduto a bloccarla per poi rivolgersi ai Carabinieri i quali hanno avviato tempestivamente attività di indagine. Dagli approfondimenti svolti, supportati anche dalle registrazioni estratte dal circuito di videosorveglianza degli sportelli atm oltre che da riscontri tecnici, i Carabinieri di Livorno Porto hanno potuto accertare che l’autore dei prelievi sarebbe stata proprio la donna che aveva avuto una frequentazione con la vittima. Dopo avere ricostruito dettagliatamente il contesto all’interno del quale si sarebbe perfezionato il reato, per la donna è scattata una denuncia a piede libero alla Procura labronica per furto e indebito utilizzo di strumenti di pagamento. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. Maurizio  Costanzo