Riaprende per la gioia degli appassionati il tradizionale appuntamento con il Concerto di Capodanno al Teatro Goldoni di Livorno, interrotto l’anno scorso per la pandemia. Il Concerto (inizierà alle 18) vede la collaborazione del Conservatorio Pietro Mascagni con la Fondazione Livorno e la Fondazione Teatro Goldoni. Si esibirà l’Orchestra del Conservatorio Pietro Mascagni diretta dal maestro Lorenzo Sbaffi, violinista e compositore del Conservatorio Morlacchi di Perigia. Il programma propone, in apertura, la Seconda Suite in fa maggiore per orchestra di fiati (1911) dell’inglese Gustav Holst (1874-1934). La Suite, che è uno dei capisaldi della letteratura bandistica, si compone di brani ispirati a melodie del folklore britannico, dal quale Holst come molti compositori dell’epoca, era solito prendere spunto per parte dei suoi lavori.
La prima parte del concerto si conclude con l’ascolto della Serenata n. 2 in la maggiore per piccola orchestra, op. 16 di Johannes Brahms (1833-1897). Con la Serenata in re maggiore op. 11, del medesimo periodo, questa pagina è la prima occasione in cui Brahms si misura con la scrittura per organico orchestrale, ambito creativo che investirà parte rilevante della sua produzione.
La Création du monde, op. 81 di Darius Milhaud (1892-1974) apre la seconda parte del programma. Seguirà di Leonard Bernstein (1918-1990) la Suite per orchestra di fiati da Candide (1957). La Suite di compone dei brani The Best of All Possible Worlds, Westphalia Chorale and Battle Scene, Auto-da-fé, Glitter and Be Gay e Make Our Garden Grow. Chiude il programma il Danzòn n. 2 per orchestra di fiati del compositore messicano Arturo Màrquez (1950) nell’arrangiamento di Oliver Nickel. Per i bigietti vendita al botteghino del Goldoni (tel.0586 204290) a 10 euro.