Spese legali, circa 40 atti ricevuti in 15 mesi tra ricorsi e motivi aggiunti: la metà di questi negli ultimi tre mesi. Nella stragrande maggioranza si tratta di procedimenti che hanno origine da situazioni pregresse, e relativi a vicende urbanistiche che questa Amministrazione ha ereditato dal passato. Più della metà delle spese sono relative a parcelle arretrate non pagate dalle precedenti amministrazioni e altre cause interne relative al personale anch’esse di vecchia data. "Questa Amministrazione - spiega il sindaco Paolo Riccucci - non ha certo piacere a investire decine di migliaia di euro. Non ha piacere neppure nel dover dare la precedenza alle decine di ricorsi pendenti rispetto agli atti amministrativi di cui i cittadini e imprese hanno bisogno. D’altra parte proprio la sentenza della terza sezione del Tar 732023 del 24 gennaio, ha ritenuto inammissibile uno di questi ricorsi sottolineando la ‘moltiplicazione di contenziosi aventi il medesimo oggetto’, condannando il ricorrente al rimborso delle spese legali sostenute dall’Ente. Far valere le ragioni della Pubblica Amministrazione è un dovere. Purtroppo chi amministrava l’ente prima di noi ha promesso l’impossibile, creando un’aspettativa nel privato che oggi fa ricorso. Di fronte a noi abbiamo due possibilità: quella di costituirci in giudizio oppure quella di darla vinta. Questo non lo riteniamo, e resistiamo, per San Vincenzo e i suoi cittadini".
CronacaComune, "Raffica di spese legali derivate dalle giunte precedenti"