REDAZIONE CRONACA

Settant’anni in scena, lo speciale traguardo del “Piccolo Teatro”

La storica Compagnia si appresta a celebrare un compleanno importante. Tante le iniziative in programma, le tradizioni cittadine da sempre al centro

La Compagnia è stata ideata nel secondo Dopoguerra per aiutare la ricostruzione

La Compagnia è stata ideata nel secondo Dopoguerra per aiutare la ricostruzione

Livorno, 8 gennaio 2025 - Livorno, città dei teatri per eccellenza vista nelle epoche scorse la grande fioritura culturale di settore, è pronta a festeggiare un compleanno speciale, quello del Piccolo Teatro Città di Livorno. Con il 2025 la compagnia spegnerà infatti settanta candeline e la memoria del processo storico cui appartiene sarà celebrata con nuove e importanti iniziative, che presto saranno rese note anche attraverso il sito www.piccoloteatrocittadilivorno.weebly.com o tramite l’omonima pagina Facebook.

La storia di questa realtà è davvero interessante, una Compagnia ideata nel secondo dopoguerra su iniziativa della Compagnia di Gesù, allora presente in città con lo scopo di contribuire alla ricostruzione del tessuto educativo e culturale livornese devastato dagli effetti del conflitto, la compagnia amatoriale Piccolo Teatro Città di Livorno fu sviluppata soprattutto grazie al contributo generoso di padre Valentino Davanzati sj, coadiuvato da esperti collaboratori che determinarono la graduale affermazione del gruppo fino ad oggi. Costituitasi come associazione culturale definitivamente nel febbraio del 1996, il Piccolo conta da sempre le sue stagioni teatrali a partire dagli anni 1954-55. In quel periodo, presso i locali di via del Platano 6, sede livornese della Compagnia di Gesù, erano già state rappresentate opere memorabili come “Aiuola bruciata“ di Ugo Betti nel 1955 per la regia di Mario Paoloni e, l’anno successivo “Assassinio nella Cattedrale“, di Thomas Stern Eliott, per la regia di un giovane Andrea Camilleri, allievo di Orazio Costa, il cui destino dai molti successi come scrittore è ben noto al pubblico.

Da allora, ogni anno una conferma; per un totale di circa 270 spettacoli. Dalla fine del 2022 l’associazione ha acquisito una propria autonomia amministrativa e finanziaria sotto la guida di un manager appassionato d’arte, l’ingegner Leonardo Barinci. Così, gli interpreti del Piccolo hanno sperimentato collaborazioni inedite come quella con il Teatro Vertigo, rappresentando “I Vicini“ di Fausto Paravidino per la regia di Aandrea Iacoponi, con il Teatro Ablondi e Villa Trossi inscenando “Prima Pagina“ di B. Hecht e C. MacArthur, per la regia di Maurizio Paolo Formichini Gori, e con il Teatro Minimo di Ardenza, presso la Chiesa di San Simone e Immacolata Concezione, proponendo “Le allegre comari di Windsor“ di W. Shakespeare per la regia di Formichini e Barinci stesso. Proprio qui, ad Ardenza, il Piccolo ha individuato la sua nuova sede operativa, d’accordo con i parroci che nel frattempo si sono susseguiti; Gregorio Kniaz prima e Gerardo Lavorgna dopo.

 D.M.