LUCA
Cronaca

Collegi grandi Solo un deputato ’livornese’

Luca

Filippi

Mancano 49 giorni al voto del 25 settembre e questa volta, dopo la riforma del taglio dei parlamentari, in Italia eleggeremo solo 400 deputati (invece di 630) e 200 senatori (invece di 315). In tutto 600, mentre in passato erano 945.

La riduzione si tocca con mano a livello locale: in pratica noi livornesi eleggeremo un solo rappresentante del territorio nel collegio elettorale uninominale (o maggioritario) della Camera, che coincide con la nostra provincia. La nuova geografia del voto prevede poi collegi più grandi. Nel plurinominale (o proporzionale) della Camera il collegio, oltre a Livorno, comprende le province di Grosseto, Siena, Arezzo e i comuni di Figline e Reggello nel fiorentino. In questo collegio, che conta circa un milione di abitanti, verranno eletti 5 deputati.

Per quanto riguarda il Senato poi nell’uninominale (o maggioritario) il collegio che eleggerà un senatore è formato dalle province di Livorno e Pisa. Per il plurinominale (o proporzionale) del Senato il collegio è unico per tutta la Toscana ed eleggeremo 8 senatori.

Con la riforma del numero dei parlamentari si riduce quindi il legame fra territori e Roma. Livorno avrà un solo deputato che può eleggere in modo esclusivo, mentre tutti gli altri parlamentari sono eletti in modo condiviso con altre province toscane. Per avere un’idea, nel caso del plurinominale del Senato i circa 300mila elettori livornesi conterano per il 10% in relazione ai circa tre milioni di elettori della Toscana.

Non solo, con collegi così grandi, anche città come Piombino, che prima avevano un peso nella competizione elettorale, ora ne hanno molto meno. La questione del rigassificatore potrebbe quindi avere scarsa influenza sui risultati elettorali complessivi in Toscana.