Pesce non conforme e scarsi requisiti igienici, chiuso un ristorante a San Vincenzo

L’attività della guardia costiera ha portato al sequestro di 500 chilogrammi di prodotti ittici

Il pesce sequestrato a San Vincenzo

Il pesce sequestrato a San Vincenzo

San Vincenzo (Livorno), 16 ottobre 2024 – Pesce sprovvisto di documenti sulla conformità alle leggi nazionali e quindi sottoposto a sequestro. Succede a San Vincenzo, dove gli ispettori della Guardia Costiera di Livorno hanno condotto una serie di verifiche presso i depositi dei rivenditori all’ingrosso, fino ad arrivare alla vendita al dettaglio presso le pescherie e ristoranti.

Mentre dai controlli in mare non sono emerse violazioni, nelle celle frigorifere di un rivenditore all’ingrosso di Livorno sono stati intercettati e sottoposti a sequestro 500 chilogrammi di prodotti ittici - per la maggior parte polpi, calamari e gambero rosso - pronti ad essere inseriti nel circuito commerciale nazionale senza la prevista documentazione attestante la legalità del pescato in conformità alle leggi internazionali, in altre parole privi di qualsiasi tracciabilità in ordine all’origine dei prodotti. Gran parte della merce è risultata anche conservata in modo non conforme rispetto alle stringenti regole di prevenzione che l’azienda avrebbe dovuto rispettare durante le fasi di stoccaggio e commercio degli alimenti.

Durante un’attività ispettiva, eseguita congiuntamente ai funzionari del dipartimento della prevenzione e Sicurezza alimentare dell’Asl Toscana Nordovest, il nucleo di polizia della Guardia Costiera di Piombino ha riscontrato, presso un ristorante di San Vincenzo, diverse tipologie di illecito tra cui la mancata esibizione della documentazione di tracciabilità e la violazione dei requisiti generali igienico-sanitari. Le gravi carenze igienico sanitarie riscontrate hanno condotto alla chiusura temporanea dell’esercizio commerciale.