VALERIE PIZZERA
Cronaca

Che Guevara e la maestra toscana. “A scuola era severissima”

Elba Rossi Oviedo Zelaya, sarebbe stata la preside della scuola elementare «Escuela de San Martìn» di Alta Gracia, in provincia di Córdoba dove compariva tra gli alunni un giovanissimo Ernesto Guevara Lynch de la Serna, futuro Che Guevara

Un’insegnante di chiare origini elbane ha avuto un’influenza sulla prima formazione del famoso rivoluzionario

Un’insegnante di chiare origini elbane ha avuto un’influenza sulla prima formazione del famoso rivoluzionario

Isola d’Elba, 5 luglio 2024 – Ci sarebbe lo zampino di una maestra di origini elbane sulla prima formazione del «Che», di lei avrebbe raccontato alla sua seconda moglie, Aleida, che era una maestra severissima e lo sculacciava in continuazione.

A scoprirlo spulciando la vita del celebre rivoluzionario è stato il cuoco Alvaro Claudi che ha immediatamente coinvolto nelle ricerche l’amico, giornalista di Legambiente, Umberto Mazzantini.

La donna, al secolo Elba Rossi Oviedo Zelaya, sarebbe stata la preside della scuola elementare «Escuela de San Martìn» di Alta Gracia, in provincia di Córdoba dove compariva tra gli alunni un giovanissimo Ernesto Guevara Lynch de la Serna, futuro Che Guevara.

Le origini elbane del nome della donna non lasciano adito a dubbi, ma ad oggi non sono state ancora trovate «le prove». A confondere le acque è intervenuto anche il giornalista di Elbareport Sergio Rossi, che porta lo stesso cognome e ha precisato che i rami dei Rossi sull’isola erano almeno tre, provenivano dalla zona lombarda e si erano stabiliti in aree diverse dello scoglio.

Probabilmente Elba era una delle migliaia di elbani che con l’arrivo della fillossera, erano emigrate in Argentina nella speranza di fare fortuna. Come comune di origine resta fortemente indiziato quello di Marciana, da cui all’epoca partì un’emigrazione massiccia.

Ernestito era un bimbo asmatico e aveva saltato le prime classi della scuola primaria per le sue cagionevoli condizioni di salute, poi aveva stranamente frequentato le scuole pubbliche ( vista la posizione agiata della famiglia) e proprio al Colegio San Martín aveva conosciuto Elba Rossi, ai tempi preside e maestra della terza classe. A conferma di ciò Javier Machado Garcia scriveva in un studio sul Che pubblicato sulla Revista Habanera de Ciencias Médicas, : «Il Che ha ricevuto la sua istruzione primaria da due pedagoghi competenti, l’istruzione di primo grado gli è stata data dalla maestra Elba Rossi al Colegio San Martín».

La donna sarebbe poi stata intervistata da Jon Lee Anderson nel suo libro ‘Che Guevara - A revolutionary life’, dove, spiega Mazzantini: «ricorda Ernesto Guevara come: ‘un bambino vivace, un monello, in classe non dava troppo nell’occhio, ma durante la ricreazione mostrava le sue doti di leader sul campo di gioco». «A quel tempo l’enorme differenza tra l'Argentina e il resto dell'America Latina (ad eccezione dell'Uruguay e forse del Cile), stava nell’ istruzione pubblica – spiega Mazzantini- Elba Rossi era una delle insegnanti che teneva in piedi questa istituzione egualitaria per eccellenza e dove praticamente il futuro Che ha imparato molto sui rapporti tra classi sociali, gruppi etnici e livelli educativi diversi. Ed Ernesto si comportava come i suoi compagni di scuola poveri, sia per carattere che per compensare la sua cattiva salute, era competitivo e faceva scherzi che confondevano gli adulti e intimorivano i suoi coetanei. I suoi ex compagni di classe dicevano che beveva inchiostro dal calamaio, mangiava gesso durante le lezioni e si arrampicava sugli alberi nel cortile della scuola e con la banda dei suoi amici proletari giravano per Alta Gracia tirando sassi con le fionde ai lampioni. Elba Rossi, immigrata o figlia di immigrati, fu probabilmente un esempio severo per il Che mentre faceva un’esperienza scolastica atipica in un continente le cui élite come luiv raramente incontravano persone diverse da loro. Una donna che veniva da un’isola lontana e che ha insegnato le prime cose sulla vita a un bambino ribelle che avrebbe liberato un’altra isola lontana, che sarebbe diventato medico e ministro e che sarebbe morto ancora giovane in una jungla boliviana e diventato un mito».