
Moby
Livorno, 19 marzo 2019 - A pochi giorni dal ventottesimo anniversario della tragedia del Moby Prince, il più grande disastro della marineria civile italiana nell’ambito del quale morirono 140 persone nelle acque del porto di Livorno, è in uscita un libro destinato a far parlare molto della vicenda. L’opera, a firma di Francesco Sanna e Gabriele Bardazza, con documenti, ricostruzione e testimonianze inedite ripercorre la storia appassionante di una battaglia arrivata a una svolta solo di recente, nel gennaio del 2018, con la pubblicazione del documento finale della commissione d’inchiesta sulle cause del disastro. In un libro, per la prima volta, vengono sia presentati i risultati della commissione d’inchiesta presieduta dal senatore Silvio Lai, ma emerge anche la storia clamorosa di un accordo riservato tra le parti, avvenuto appena due mesi dopo la tragedia. Un accordo segreto – quello svelato nel libro – tra le compagnie e le assicurazioni che avrebbe quindi messo una pietra definitiva sulla questione. Un racconto toccante, appassionante, che il prossimo 5 aprile verrà presentato a Livorno alla libreria Feltrinelli dagli stessi autori, Sanna e Bardazza, insieme a Angelo Chessa e Loris Rispoli. ‘Questa è la storia di una strage impunita – si legge nel prologo del volume – archiviata per 27 anni come un tragico incidente. Francesco Sanna, comunicatore e project manager, ha lavorato in ambito aziendale, istituzionale e politico. Da collaboratore del ilfattoquotidiano.it ha curato un’inchiesta sul caso Moby Prince. Sulla vicenda ha pubblicato il libro Verità privata del Moby Prince (Gruppo Albatros Il Filo 2013) e il documentario Ventanni (Mediaxion 2012). È ideatore della campagna #iosono141. Gabriele Bardazza, libero professionista nello studio di Ingegneria forense Bardazza Adinolfi, da venticinque anni ricostruisce eventi catastrofici per consulenze tecniche in ambito penale e civile. Ha investigato l’incendio della camera iperbarica Galeazzi (1997), l’incidente aereo di Linate (2001) e l’incendio a bordo della Norman Atlantic (2014). Dal 2010 si occupa del caso Moby Prince su mandato dell’Associazione ‘10 Aprile’.
Paolo Biagioni