I numeri parlano chiaro: siamo in piena quarta ondata e non c’è spazio, anche quest’anno, per veglioni di San Silvestro in piazza. Una decisione sofferta quella della giunta Salvetti perchè i fuochi d’artificio alla Terrazza Mascagni hanno un fascino tutto speciale. Ma i contagi sono in aumento e non è il momento per fare brindisi pericolosi. "All’ospedale di Livorno stanno cercando di gestire questo momento di difficoltà – dice il sindaco Luca Salvetti – Ci sono quattro persone in terapia intensiva, quindi non possiamo dire che l’ospedale sia in sofferenza, ma i contagi ci sono e questi sono la spia che il virus si sta diffondendo. Abbiamo dunque deciso di non fare feste in piazza per San Silvestro. Resta ovviamente il clima natalizio con feste, mercatini, la luminaria e tutto quanto abbiamo messo in pista fino ad oggi. Ho sempre detto che la campagna vaccinale fatta bene è la nostra stretegia per uscire da questa pandemia". Livorno non è l’unica città a non avere feste in piazza per la notte più lunga dell’anno.
Festa in piazza di fine anno annullata anche Piombino. La decisione è stata presa dall’amministrazione comunale a causa dell’aumento di casi covid. Per questo si è ritenuto necessario ridurre le occasioni di assembramento. Annullato, sempre a Piombino, il concerto della Corale Mascagni. A causa di un caso di positività al Covid-19 di uno dei componenti della Corale e delle relative quarantene, il concerto della Corale Mascagni previsto per oggi nella Concattedrale Sant’Antimo è stato annullato. Suvereto ha deciso di annullare la festa del 31 dicembre Calici di San Silvestro. Restano invece in piedi, almeno per ora i festeggiamenti con il Capodanno in piazza a San Vincenzo (piazza della Vittoria) e a Campiglia. A Rosignano, non c’è la festa in piazza, ma in occasione dei festeggiamenti di San Silvestro e Capodanno, l’amministrazione comunale invita tutti ad adottare comportamenti responsabili osservando il Regolamento comunale della Polizia Municipale, secondo cui è vietato "effettuare accensioni pericolose con energia elettrica o fuochi, esplodere petardi o gettare oggetti accesi, in luoghi pubblici o privati non adibiti allo scopo o non autorizzati; accendere lanterne volanti, riscaldate da fiamma viva posta alla loro base, in tutte le zone del territorio comunale". Petardi vietati anche a Cecina.