Livorno, 6 gennaio 2018 - I carabinieri sono riusciti a smascherare una coppia di spacciatori, che avevano organizzato una lucrosa attività criminale in una villetta ad Ardenza. Le forze dell’ordine sono riuscite nell’impresa grazie anche alla segnalazione di alcuni abitanti della zona, allarmati dai movimenti sospetti che avevano notato dentro e fuori la villetta.
E grazie al fiuto infallibile di Roy, un cane lupo meticcio, addestrato a individuare le sostanze stupefacenti. É cresciuto al centro cinofili dell’Arma che si trova a Firenze. Sono stati i militari della stazione di Ardenza a portare a termine l’operazione giovedì mattina: hanno perquisito la villetta e hanno colto sul fatto Aurel Zhupa, 40 anni, albanese, che è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E la sua compagna, rumena, di 24 anni, deferita all’autorità giudiziaria, ma in stato di libertà, per concorso nello stesso reato.
Tutto è iniziato nei primi giorni di dicembre dopo le segnalazioni dei vicini e gli appostamenti dei carabinieri. É emerso lo strano via-vai di persone dalla villetta, che si trova in una tranquilla strada ad Ardenza, abitata da un cittadino albanese, dove il quarantenne, nullafacente, con precedenti, e la compagna (residente in provincia di Pisa) accoglievano in prevalenza cittadini extracomunitari.
Questi si trattenevano all’interno per poco tempo e ne uscivano dileguandosi frettolosamente. I carabinieri della stazione di Ardenza, dopo un mese di appostamenti e pedinamenti, hanno identificato le persone di questo giro sospetto, acquisendo così sufficienti indizi utili a dimostrare che in quella abitazione era stato allestito un lucroso spaccio di droga.
Grazie al lavoro investigativo svolto, i carabinieri hanno chiesto alla procura della Repubblica un decreto di perquisizioni, firmato dal pm Sabrina Carmazzi, e giovedì mattina l’hanno eseguito con l’ausilio di una unità cinofila. La perquisizione ha avuto esito positivo: infatti sono stati trovati 350 grammi di eroina. La droga, sigillata dentro un involucro termosaldato, è stata fiutata dal cane Roy, nonostante fosse stata occultata in un sacchetto della spazzatura. Il cane ha subito puntato la pattumiera, senza esitazione, facendo saltare lo stratagemma studiato dai malviventi per non farsi sorprendere.
È stato sequestrato, inoltre, materiale utile per il confezionamento delle dosi, come sacchetti termosaldati, una macchina termosaldatrice per la preparazione di sacchetti sottovuoto e un bilancino di precisione. C’erano anche due BlackBerry, usati per comunicare con i ‘clienti’. E sono stati trovati numerosi monili in oro (2 bracciali, 4 collane, 11 anelli, 9 orecchini) e 2.500 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio.