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Cade a scuola sul gradino pericolante e si rompe un braccio

E' successo a uno studente del nautico Cappellini. La denuncia del Fronte della Gioventù: "E le aule sono fredde"

Studenti sul piede di guerra per lo stato degli istituti cittadini

Livorno, 29 gennaio 2020 -  C’è di nuovo fermento nelle scuole superiori della città. Dopo i problemi a inizio anno dell’Istituto Palli dove tra muffa e sostanze irritanti nelle classi della succursale tra via Goldoni e via E. Rossi alcune alunne sono finite anche al pronto soccorso, ora a far salire di nuovo la tensione è il caso scoppiato all’Istituto Nautico Cappellini dove un ragazzo si è rotto un braccio inciampando su un gradino sconnesso all’entrata della scuola. Lo fa sapere in una nota diffusa ieri da  Bryan Barresi presidente provinciale del Fronte della Gioventù Comunista Livornese: "Gli studenti dell’Istituto Nautico Cappellini si sono mobilitati per l’infortunio di un loro compagno caduto a causa di un gradino pericolante all’entrata della scuola mentre stava salendo la scalinata". L’incidente è accaduto circa una settimana fa. Il ragazzo si è fratturato un braccio. "Gli studenti erano già in stato di agitazione a causa dei problemi verificatisi all’impianto di riscaldamento all’interno delle aule, una situazione che torna a ripetersi puntualmente ogni inverno. Ora dopo l’infortunio dell’alunno non si escludono iniziative di protesta".  

Quanto è accaduto "rispecchia la situazione precaria nella quale versano le scuole in città – aggiunge Barresi – tutti ricordiamo la situazione precaria dell’istituto Palli a inizio anno scolastico con le aule piene di muffa, lampadari crollati, oppure il caso del cedimento di alcune finestre all’Istituto Galilei. Questo stato di cose è il frutto di decenni di sistematico smantellamento dell’istruzione pubblica. Anche gli ultimi due governi, sia il giallo-verde sia il giallo-rosso hanno tagliato le risorse per la scuola e in Italia il 54% degli edifici destinati all’istruzione non ha il certificato di agibilità". Intanto con il tam tam via social tra una scuola all’altra sta emergendo che anche all’Istituto tecnico industriale Galiei ci sono problemi all’impianto di riscaldamento. "In metà delle aule del Galilei i termosifoni sono spenti – segnala Barresi – per cui non escludiamo a questo punto una mobilitazione generale tra Nautico Cappellini e Iti Galilei e se aderiranno anche con le altre scuole superiori della città". Nel frattempo la Provincia sapere che stando alle informazioni raccolte dalla direzione del Cappellini "il gradino sconnesso all’entrata del Nautico è debitamente segnalato e i problemi per il riscaldamento sono stati causati da un intervento tecnico che ha momentaneamente interrotto l’erogazione del gas che alimenta l’impianto". Monica Dolciotti © RIPRODUZIONE RISERVATA