REDAZIONE CRONACA

Bus carico di solidarietà Aiuti da Livorno a Varsavia

Nel viaggio di ritorno il pullman porterà un gruppo di profughi, donne e bambini. Saranno poi accolti e presi in carico dagli operatori della questura

Come sempre Livorno si mobilta per prima quando c’è un’emergenza. Il Circolo Cral di Livorno di Autolinee Toscana (ex Cral Atl) ha promosso una campagna di raccolta fondi per l’acquisto di beni di prima necessità, medicinali e giocattoli, per la popolazione ucraina in fuga. Hanno risposto compatti tutti i Circoli Cral aziendali di Autolinee Toscane: Firenze, Grosseto, Siena, Arezzo, Piombino, Pisa, Lucca, Pistoia e Rosignano, Cecina. I soldi così raccolti sono servizi all’acquisto dei beni che ieri sono stati caricati su un pullman, noleggiato da Autolinee Toscane, a bordo del quale è salita la delegazione dei volontari che ieri sono partiti dal piazzale di Ipercoo di Porta a Terra a Livorno con meta Varsavia. Il pullman affronterà il lungo viaggio fino in Polonia dove farà tappa già oggi al centro di prima accoglienza del popolo ucraino di Varsavia. Il danaro raccolto serve a coprire anche le spese di noleggio del mezzo della Luberti Bus e i costi del viaggio di andata e ritorno. E all’acquisto di generi alimentari vari e tremila euro in farmaci e medicinali che, caricati a bordo del bus, saranno consegnati sempre a Varsavia, in accordo con l’associazione Ucraina Più – Milano APS, che opera sul posto. Hanno sostenuto questa iniziativa la farmacia Farneti e l’Ipercoop Riotorto di Unicoop Tirreno.

Domani il pullman ripartirà dall’hub di Varsavia, ma a bordo ci sarà un gruppo di profughi ucraini: donne e bambini. L’arrivo è previsto giovedì 7 aprile a Livorno, dove i profughi saranno presi in carico dal personale della Questura. Partecipano a questa spedizione umanitaria di Autolinee Toscane 9 persone tra le quali oltre i volontari del Cral di Livorno Marco Vignale presidente Cral, il vice Cristian Ghelardi, Simone Lanfranca e Luca Vecce, anche il medico radiologo dell’ospedale di Livorno Simone Lonzi e un rappresentante della Associazione Ucraina Rosignano Roman kushchyk. Monica Dolciotti