Livorno, 5 febbraio 2021- Nei guai sei studenti che loscorso 11 gennaio danneggiarono gli arredi scolastici di un istituto cittadino e pubblicarono anche il raid sui social. A loro carico, infatti, i carabinieri del Comando provinciale di Livorno, a seguito delle indagini dirette dal Procuratore della Repubblica per i minorenni di Firenze Antonio Sangermano, hanno eseguito a un provvedimento di perquisizione locale e personale
Proprio durante l’orario di lezione, i giovani ruppero l’arredo del laboratorio, tra cui dieci banchi e sette sedie, uno scranno destinato ai docenti, la serratura di un armadio, nonché il registro di classe su cui versarono del liquido disinfettante per poi darlo alle fiamme. Sono stati contestati i reati di danneggiamento aggravato. La distruzione del registro di classe ha portato alla specifica contestazione del reato di soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Viene contestato anche il reato di interruzione di pubblico servizio in concorso.
La Procura infine ravvisato le aggravanti per aver agito per motivi futili e con volontà vandalica nei confronti delle pubbliche istituzioni.
Uno dei ragazzi riprese l’intero raid per poi condividerlo sui social network, dove gli studenti rivendicavano con orgoglio l’atto vandalico al fine di dimostrare la propria forza ed egemonia di “bulli”. Le perquisizioni hanno consentito di rinvenire e sequestrare smartphone e tablet a carico di tutti gli indagati, nonché due coltelli e un tirapugni. Fondamentale per la ricostruzione dei fatti il contributo fornito dal dirigente scolastico e da alcuni docenti, i quali hanno immediatamente denunciato l’accaduto ai militari dell’Arma e consentito così l’avvio delle indagini.