Livorno, 28 agosto 2022 - Con un imponente dispiegamento di mezzi e uomini delle forze dell’ordine, ieri prima delle 8, su ordine del questore Massucci, è stato effettuato un controllo a tappeto nello stabile di via Giordano Bruno 8 a Livorno, dove, forse attirato in una trappola, alle tre di notte di lunedì scorso è morto Denny Magina. Il ventinovenne è precipitato dalla finestra di un alloggio al quarto piano abitato da mesi da alcuni spacciatori tunisini ai quali doveva parecchi soldi.
Sono stati impegnati agenti di polizia, della municipale, carabinieri e militari della Guardia di finanza con due cani antidroga. Sono intervenuti anche i funzionari di Casalp (la società che gestisce le case popolari) con una squadra di operai che ha murato le cantine usate come alloggio abusivo da occupanti extracomunitari. Sono state murate anche alcune abitazioni vuote.
Le famiglie con assegnazione regolare hanno assistito al blitz con sollievo, molti però hanno sottolineato: «Da anni aspettavamo questo momento, dopo le denunce e gli esposti che abbiamo fatto a Casalp e forze dell’ordine per segnalare il degrado del nostro isolato, trasformato in una centrale di spaccio e preso di mira dalle occupazioni abusive. C’è voluta la morte di Denny per mettere in moto le istituzioni».
Il sindaco di Livorno Luca Salvetti ha commentato il blitz: «Registriamo con favore la linea emersa all’ultimo Comitato per l’ordine e sicurezza pubblica, che prevede un piano di massima attenzione sulla zona che si protrarrà per diverso tempo. Il primo intervento è stato fatto questa mattina (ieri, ndr). Poi, attendiamo che sulla morte di Denny gli inquirenti concludano le indagini per stabilire la verità dei fatti». La procura ha intanto aperto un fascicolo per omicidio sulla morte di Denny Magina, ma senza iscritti nel registro degli indagati. «Un atto dovuto – fanno sapere dalla procura – per far eseguire l’autopsia in calendario lunedì (domani, ndr)». Sono stati incaricati il dottor Luigi Papi, il dottor David Forni e un esperto tossicologo.
Le indagini vanno avanti con gli investigatori dell’Arma dei carabinieri impegnati a battere «tutte le piste». Ma quella dell’omicidio sembra la più plausibile. Stando alle voci che circolano nel quartiere Fiorentina, dove Denny ha trovato la morte, sembra che una persona di cui lui si fidava lo avrebbe attirato nell’alloggio di via Bruno con il pretesto di trascorrere insieme la serata in attesa dell’arrivo dei pusher tunisini. Dopo le una del mattino di lunedì sono arrivate altre persone: probabilmente i tunisini ai quali Denny doveva parecchie migliaia di euro. La vittima in tasca aveva probabilmente solo un acconto. Insufficiente per i suoi creditori. Così per indurlo a pagare tutto, potrebbero aver usato le maniere forti. A quel punto la situazione sarebbe sfuggita di mano e Denny potrebbe essere stato spinto contro la finestra dell’alloggio al quarto piano. Nell’urto la finestra avrebbe ceduto sbilanciando il giovane, poi volato di sotto.