
Il latitante operava anche nel porto di Livorno
Livorno, 31 ottobre 2018 - Tutt'altro che un comitato d’ordinaria amministrazione quello di ieri a palazzo Rosciano. Perché c’è stato il via libera al bilancio di previsione 2019 – un atto pressoché scontato ma ugualmente importante – e specialmente l’avvio dell’esame del nuovo regolamento sulle concessioni demaniali: che ha avuto come nodo focale la presentazione del piano attuativo di dettaglio dell’area delle Autostrade del Mare e del porto multipurpose; ovvero di quelle zone dove ultimamente c’era stata una imbarazzante problematica tra Autorità portuale e Autorità marittima, compreso il sequestro della tensiostruttura Grimaldi. Il bilancio di previsione l 2019, approvato dal comitato di gestione, presenta un avanzo di cassa di 119,9 milioni e un avanzo di amministrazione che di qui alla fine dell’anno prossimo diminuirà di 10,9 milioni, passando da 80,6 a 69,7 milioni di euro. Il disavanzo – è stato spiegato – è dovuto principalmente agli investimenti in conto capitale finanziati dall’Autorità per rendere ancora più competitivi i porti del sistema. Per l’anno prossimo c’è una previsione di spendere 23 milioni per opere infrastrutturali. In particolare 1,5 milioni per gli interventi di rifiorimento della mantellata esterna del molo batteria (II stralcio) di Piombino, mentre più di tre milioni alla manutenzione straordinaria delle banchine.
Inoltre, attraverso il fondo Iva saranno investiti 1,2 milioni per interventi vari, tra i quali la progettazione e realizzazione della nuova Stazione di Portoferraio e il nuovo raccordo ferroviario a servizio della banchina autostrade del mare del porto di Piombino. Infine, grazie al mutuo acceso con la Banca Europea degli Investimenti verranno poi investiti 6 milioni di euro per il dragaggio del Pontile 12 e per la realizzazione del nuovo capannone di stoccaggio della cellulosa Zona M-K di Livorno. Il nuovo regolamento delle concessioni prevede per i porti del sistema, oltre all’unificazione delle normative, variazioni delle procedure delle concessioni per armonizzare i contenuti delle disposizioni nazionali con le indicazioni dlele Autorità per la Concorrenza e della Regolazione dei Trasporti. Grande rilevanza al piano economico finanziario della concessione. Novità anche in tema di occupazioni temporanee in tema di durata limite e pubblicità. Qui è stato affrontato (e risolto?) il nodo del gazebo Grimaldi.
Un varco di accesso unico tra l’area di Paduletta e l’impianto di Novaol/Masol, una viabilità potenziata fatta di sei corsie in ingresso e sei in uscita (più una dedicata ai trasporti eccezionali) e fasci di binari migliorati e compatibili con gli standard europei sia in area Porto Nuovo che sulla sponda Est della Darsena Toscana: sono questi i contenuti del nuovo piano attuativo di dettaglio delle previsioni del piano regolatore portuale. La proposta prevede che le aree destinate alle Autostrade del Mare e al Multipurpose siano riorganizzate in nove zone operative. Per realizzare il Piano - è un dettaglio non da poco – sono necessari investimenti per circa 180 milioni di euro. Il Piano attuativo e il regolamento delle concessioni, presentati sia ai membri del Comitato di Gestione che ai rappresentanti dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare, verranno successivamente analizzati in una serie di riunioni di approfondimento e saranno auspicabilmente licenziati nel prossimo Comitato di Gestione di fine novembre.