Un calvario durato più di dieci anni, con un lungo e devastante procedimento giudiziario sia in campo civile che penale: e che finalmente si è concluso due giorni fa nella prima sezione penale del tribunale di Napoli con la piena assoluzione ( “il fatto non sussiste”) di tutti gli imputati.
La fine di un incubo perl’ex presidente dell’AdSP partenopea ammiraglio Luciano Dassatti, il dirigente contrammiraglio Stefano Porciani, gli imprenditori Pasquale Legora De Feo (Ad Conateco), Anna Ummarino (Nuova Meccanica Navale) e Nicola Coccia (ex presidente della Stazione Marittima), con i co-imputati Bruno Dardani, Fu Chengqui, Barbara Gazzale, Dario Piantedosi, Ambrosino di Bruttopilo.
Le ipotesi di reato nei confronti degli undici imputati riguardavano, a vario titolo, i reati di turbativa d’asta, corruzione, falso ideologico: accuse dalle quali gli imputati furono già assolti in campo civile, con la prescrizione in campo penale che tuttavia gli imputati non hanno accettato, chiedendo il giudizio di merito essendo convinti della propria innocenza.
Ci sono voluti nove anni, alla fine, per riconoscere agli imputati la piena non colpevolezza sui fatti. Nove anni di battaglia legale e insieme di amarezza, che ha portato gli ammiragli Dassatti e Porciani a ritirarsi a vita privata, ma con la determinazione di continuare a combattere fino a verità riconosciuta.