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"Sono grato ai miei uomini perché hanno fatto un lavoro straordinario: si sono impegnati tutta la notte. Chi era di riposo è rientrato in servizio perché bisognava dare subito una risposta. Non c’erano elementi nell’immediato per sviluppare l’indagine. Poi si è messa in moto la macchina investigativa: con la polizia mobilitata insieme ai cittadini che hanno fornito la loro preziosa collaborazione". Il questoreRoberto Massucci commenta l’esito dell’indagine lampo che ha permesso di arrestare in poche ore l’autore dell’aggressione a Samuele Stampa, il barista ferito con un coltello da un ventenne al culmine di un diverbio. "L’episodio è stato molto grave – dice il questore – il fatto che in un eccesso di ira un giovane abbia reagito con tale violenza imponeva un’azione immediata. Gli agenti che si sono recati a casa sua, hanno trovato attrezzature per la pratica della soft-war, il gioco che simula azioni di guerra. Adesso dobbiamo approfondire il contesto ambientale in cui sono avvenuti i fatti di sabato". Gli investigatori della squadra mobile (coordinati dal vice questore aggiunto Claudio Cappelli) sono riusciti a dare un nome e un volto al giovane di 20 anni, livornese, con precedenti, responsabile del ferimento del barista di 26 anni colpito con un coltello in via Buontalenti. Nella notte tra sabato e domenica il ventenne è stato arrestato nella sua abitazione (ora è ai domiciliari) per tentato omicidio, lesioni aggravate e danneggiamento in concorso per ordine del Pm Niccolò Volpe. Il ventenne poi è tornato nel bar con tre complici: due di 22 e 23 anni e una ragazza di 22 anni. Per loro denuncia per danneggiamento in concorso.