
divieto balneazione
Rosignano 3 settembre 2017 - MUGGINI, cefali e leccia stella trovati morti alle Spiagge Bianche a Vada, Rosignano Solvay, lungo la riva, vicino al Fosso Bianco, lo scarico a mare dello stabilimento Solvay, nel tardo pomeriggio di martedì scorso. Poche ore prima era avvenuto l’incidente ai distillatori della sodiera Solvay. La presenza di ammoniaca evidenziata con i campionamenti di acqua di mare prelevati da Arpat Livorno il 29 agosto sera. Per sapere se c’è correlazione tra moria di pesci e ammoniaca si attende il responso dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per Lazio e Toscana, sede di Pisa, a cui Arpat ha consegnato quei pesci trovati morti. Intanto ieri il sindaco Alessandro Franchi ha annunciato che non verrà ampliato il divieto di balneazione già in atto che insiste con ordinanza dal 2011 nei tratti 100 metri a nord e sud del Fosso Bianco.
QUESTOperché il dipartimento di prevenzione Asl ha stabilito con nota del primo settembre, sulla base dei risultati di quei campionamenti Arpat del 29 agosto alle 21.30, che oltre la zona di divieto già presente «non sussistono problemi per la salute dei bagnanti». Va detto che quel divieto viene da sempre ignorato, in quel tratto di Spiagge Bianche ci si tuffa lo stesso ogni giorno. Un sindaco Franchi che il primo settembre ha scritto a Solvay, direttore Davide Papavero, per chiedere ufficialmente chiarezza sull’incidente accaduto nello stabilimento: cause, misure di emergenza adottate, se sono stati inviati composti ammoniacali in portata e quantità anomala rispetto alla gestione ordinaria ed eventuali correlazioni tra ammoniaca presente nei campioni prelevati da Arpat e la moria di pesci. Sottolineando il sindaco che se le analisi sui pesci morti dell’Istituto Zooprofilattico stabiliranno una relazione con l’ammoniaca, chiederà al Ministero dell’Ambiente una modifica dell’Aia in modo da prevedere per Solvay investimenti e migliorie per aumentare il livello di sicurezza al di là di quanto già previsto nella normativa Seveso a cui la multinazionale è soggetta.
E CHIEDERÀ altresì al Ctr Comitato tecnico regionale di rivedere il piano di emergenza esterno dell’azienda di via Piave. Sono stati i cittadini di Rosignano Solvay a segnalare martedì mattina l’odore di ammoniaca al Comune che ha subito attivato Arpat, intervenuta con un sopralluogo in azienda. Poi nel tardo pomeriggio Arpat, su segnalazione di moria di pesci della centrale operativa della Protezione Civile, è intervenuta alle Spiagge Bianche. Le analisi Arpat sui campioni di mare prelevati in prossimità della battigia evidenziano una presenza di concentrazione di ammoniaca superiore a quella che risulta dai monitoraggi fatti al largo della costa col battello Poseidon, concentrazioni di ammoniaca con «andamento decrescente» allontanandosi dallo scarico Solvay. Una vicenda che ha avuto un forte eco a livello nazionale.