PATRIZIA LUCIGNANI
Cronaca

Chiuse per mesi in 3 metri quadrati. La storia a lieto fine di due cavalle

Proprietario condannato: nuova vita per Innamorata e Navidade

Le due cavalle Innamorata e Navidade: una nuova vita dopo tanti maltrattamenti

Firenze, 1 febbraio 2019 - Vivevano in tre metri quadrati, immerse nel loro letame accumulato da mesi. Non vedevano mai la luce del sole, non passeggiavano sull’erba. Una di loro aveva sviluppato una forma di rachitismo che stava compromettendo la sua crescita. Una situazione da incubo per due cavalle che vivevano nelle campagne di Serravalle Pistoiese (Pistoia).

Qualcuno per fortuna si accorse di questa tortura che andava avanti da circa un anno e segnalò il tutto all’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) e all’associazione Ihp Italian Horse Protection (organizzazione senza fini di lucro che è riconosciuta dal Ministero della salute e si occupa del salvataggio e del recupero di equidi maltrattati e posti sotto sequestro giudiziario). Accadeva nel settembre 2014. Nei giorni scorsi il proprietario delle due cavalle è stato condannato in via definitiva per il reato di maltrattamento di animali secondo l’articolo 727 comma 2 del codice penale che sanziona la “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.

Il tribunale di Pistoia ha disposto la confisca delle due cavalle e l’assegnazione a Ihp Italian Horse Protection Onlus, che insieme all’Enpa si era battuta per liberarle e da allora le aveva accolte in custodia giudiziale nel proprio Centro di recupero a Montaione (Firenze). E adesso Inamorada e Navidade sono diventate ufficialmente di proprietà di Ihp Italian Horse Protection Onlus, con assegnazione del Tribunale di Pistoia. Il giudice infatti ha deciso di accogliere anche l’istanza di assegnazione definitiva a Ihp delle due cavalle. Sonny Richichi, presidente di Ihp ha commentato: «Siamo felici di constatare che l’iter giudiziario abbia riconosciuto e confermato con i fatti ciò che fin dall’inizio abbiamo denunciato, condannando quella che di fatto è una violazione del codice penale del nostro ordinamento. Oggi le due cavalle possono dirsi definitivamente salve dalla sofferenza che stavano vivendo quotidianamente prima del nostro intervento».

In che condizioni erano le due cavalle quando sono arrivate da voi? «Magrissime, piene di parassiti esterni e interni. Navidade, che era rinchiusa in quello spazio angusto da quando era piccolissima, aveva una forma di rachitismo. Le abbiamo curate e nutrite e piano piano si sono riprese».

E’ stato difficile farle abituare a una vita diversa, visto che per molto tempo erano state chiuse in uno spazio estremamente ristretto? «Inizialmente le abbiamo tenute per un breve periodo, circa due settimane, in un recinto abbastanza piccolo. Poi piano piano le abbiamo fatte avvicinare agli altri cavalli e le abbiamo inserite in un gruppo. Le abbiamo, come si dice in gergo, “imbrancate”. Adesso vivono da veri cavalli, in libertà».