Livorno, 9 aprile 2021 - In tutto il Paese commercianti, ambulanti, partite Iva stanno insorgendo contro le chiusure imposte per arginare la diffusione del coronavirus. Chiusure che hanno messo in ginocchio interi settori lavoratori per i quali i sostegni economici stanziati dallo Stato per compensare le perdite sono stati e restano «inadeguati - questa la convinzione comune - e del tutto insufficiente anche solo per coprire le spese fisse che corrono ogni mese come affitti dei fondi, suolo publico nei mercati, contributi previdenziali, utenze e fornitori».
Tra le categorie con le spalle al muro anche gli ambulanti impossibilitati a lavorare con le ulteriori restrizioni scattate in zona rossa prima, durante e dopo le festività pasquali. Perciò a Livorno oggi gli ambulanti «che aderiscono a Fiva, Anva e Assidea - annuncia - Simone Toschi – si radunano al mercato del Venerdì». In via dei Pensieri è autorizzata solo l’attività di vendita di fiori e alimentari secondo il Dpcm dell’ottobre 2020». Fuori dai posteggi dei mercati, come da allegato 23, «possono essere montati i banchi con i prodotti per l’igiene personale e pulizia della casa, - precisa Andrea Briguglio di Anva Confesercenti - biancheria per la casa, abbigliamento e scarpe per bambini e intimo per tutti. Gli ambulatori apriranno per protesta i banchi sulle postazioni di via Allende senza merce».