Una notte di paura, il Cornia rompe gli argini. Tante persone salvate dall’ondata di piena

Il Cornia ha rotto gli argini in più punti, allagati duemila ettari di terreni. I vigili del fuoco hanno soccorso 27 cittadini. Fidanzati-eroi a Cafaggio

Vaste aree sono state allagate dal Cornia che ha rotto gli argini

Vaste aree sono state allagate dal Cornia che ha rotto gli argini

Venturina Terme (Livorno), 19 ottobre 2024 – Notte di paura in Val di Cornia. le forti piogge hanno provocato una piena mai vista nel fiume e in tanti fossi e torrenti. Il Cornia ha prodotto 6 rotture arginali, tre in riva sinistra e 3 in riva destra precedute da sormonti (superamento sommità arginale). Tracimati anche il Rio Merdancio e il torrente Tardò a Cafaggio dove si sono avuti dannio e allagamenti e dove un uono e una ragazza sono stati strappati all’onda di piena nella notte grazie al coraggio di due fidanzati, Martina Serini e Luca Fontani. Danni alle attività commerciali e a tante case a piano terra e garage. Ma i problemi più grossi nelle campagne.

La Coldiretti ha fatto una prima stima dei danni, evidenziando che 2 mila ettari di campi coltivati sono andati sott’acqua in Val di Cornia per la rottura dell’argine del fiume Cornia. L’evolversi della situazione meteo è stata seguita sul posto da Coldiretti Livorno in costante contatto con le imprese agricole interessate dall’emergenza maltempo.

“L’eccezionale quantità di acqua caduta dal cielo nelle ultime 24 ore rilevati dalle stazioni del Servizio Idrogeologico della Toscana, 175 mm a Campiglia Marittima, 132 mm a Suvereto, 130 mm a Venturina, 100 mm San Vincenzo e 100 mm a Volterra, ha fatto collassare il reticolo idraulico principale travolgendo le coltivazioni - ha detto Coldiretti - la situazione più pesante si registra nella Val di Cornia, in particolare nella zona di Venturina, considerata la piana degli ortaggi della Toscana. L’acqua, mista a fango tracimata dal Cornia, sta defluendo attraverso i campi travolgendo le produzioni. In campo ci sono, in questo momento, centinaia di ettari di carciofi, spinaci, bietole, finocchi e cime a rape. Dopo l’alluvione tra Castagneto Carducci e San Vincenzo l’agricoltura livornese rischia di pagare un altro dazio pesantissimo”.

E a causa del forte maltempo si sono registrati danni a diversi impianti gestiti da Asa. La maggior parte dei guasti sono stati risolti, ma la gestione del servizio è stata difficoltosa nel centro di Campiglia Marittima. Da ieri mattina infatti i tecnici Asa sono stati impegnati nella sostituzione completa di tutte le pompe della centralina di Citerna che spinge l’acqua dalla frazione di Venturina Terme alla zona centrale di Campiglia Marittima. L’intervento è stato necessario in quanto i quadri elettrici e le pompe sono stati sommersi da oltre due metri di acqua.

E ieri il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato lo stato di emergenza regionale e l’assessora alla Protezione civile mentre l’assessore Monia Monni è andata a Venturina, una delle zone più colpite dal forte temporale. Giani, nel firmare lo stato di emergenza regionale che riguarda le province di Livorno, Pisa, Siena, Grosseto, Pistoia e Città metropolitana ha sottolineato che sono 3 gli eventi climatici avvenuti a distanza di breve tempo che hanno colpito la Toscana spingendolo a chiedere prima lo stato di emergenza regionale e contestualmente quello nazionale: “Il riconoscimento di un insieme di stato di calamità nazionale- ha spiegato il presidente- e dunque risorse adeguate per affrontare queste emergenze, sarebbe da parte del Governo oggettivamente giusto ed equo”.

Maila Papi