MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

Livorno, il ricordo dell’alluvione del 2017. Messa e fiaccolata in memoria delle otto vittime

Il parroco don Schiavone ha elogiato chi ha offerto “aiuto e conforto a chi era in difficoltà in quei terribili momenti”. Il sindaco Salvetti: “C'è ancora rabbia per come fu gestita quella emergenza”

Livorno 10 settembre 2024 – Nonostante siano trascorsi sette anni dall’alluvione che ha devastato Livorno il 10 settembre del 2017, restano indelebili il dolore per quei tragici fatti, per le distruzioni e soprattutto per le otto vittime: Glenda Garzelli e il marito Simone Ramacciotti. Il loro bambino Filippo e il nonno Roberto. Morirono anche Raimondo Frattali e Roberto Vetusti. Martina Bechini e Gianfranco Tampucci, che sono state ricordate martedì 10 settembre durante la Messa nella chiesa del quartiere di Collinaia,  Nostra Signora di Lourdes, alla presenza di autorità civili e militari, della Diocesi, dei familiari e volontari. Alle 20 la fiaccolata e alle 20.30 la commemorazione delle vittime. 

Proprio ai volontari della Protezione Civile  e ai 'bimbi motosi' (gli 'angeli del fango' che accorsero a centinaia per soccorrere  coloro che avevano perso tutto e avevano subito i lutti), sono andate la parole del parroco don Raffaello Schiavone che ha elogiato la loro capacità di “donare aiuto e conforto a chi era in difficoltà in quei terribili momenti”.

Alluvione, fiaccolata e messa in ricordo delle vittime (Foto Novi)

Alla fine della messa il sindaco Luca Salvetti ha dichiarato: “C'è rabbia ancora per il modo in cui sette anni fa fu gestita quella emergenza del 10 settembre 2017, ma c'è anche la consapevolezza di quello che è stato fotto nei sette anni successivi per mettere in sicurezza il territorio”.

Sulle responsabilità per le otto vittime, il processo in corso a carico dell'unico imputato rimasto, l'ex sindaco Filippo Nogarin, in carica il 10 settembre 2017,  ha fatto registrato in primo grado  la condanna di Nogarin  il 13 ottobre 2023 a tre anni di reclusione con la condizionale dal giudice Ottavio Mosti, per omicidio colposo plurimo. La sentenza di primo grado è stata già impugnata “e si attende il giudizio in appello” ha confermato il suo avvocato Sabrina Franzone. Nogarin è stato condannato anche al risarcimento provvisionale delle parti civili per 2 milioni di euro. All'inizio fu chiesto il rinvio a giudizio anche per l'ex dirigente della protezione civile del Comune Riccardo Pucciarelli (nominato da Nogarin nell’agosto 2017), anche lui chiamato a rispondere di omicidio colposo plurimo,  ma all’udienza del 22 gennaio 2022 Pucciarelli optò per il rito abbreviato e  Ii giudice per le indagini preliminari Marco Saquegna rinviò a giudizio Nogarin e decise invece  il proscioglimento con formula piena di Pucciarelli.  La Procura della Repubblica di Livorno non impugnò la sentenza di proscioglimento dell’ex dirigente della protezione civile comunale, che così uscì di scena.