Vendevano alcolici a minorenni senza chiedere i documenti di identità e non indossavano correttamente le mascherine a contatto con il pubblico. I gestiori di un locale sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per il reato di lesione personale e pesantemente multati. Le indagini del Commissariato Pubblica Sicurezza di Cecian sono iniziate dopo la segnalazione, arrivata la notte del 16 agosto da parte del responsabile del Pronto Soccorso di Cecina dove erano stati trasportati alcuni minori in chiaro stato di intossicazione alcolica. Il commissariatio, dopo aver inviato al pronto soccorso un equipaggio, ha iniziato un’attività investigativa per capire dove i giovani avessero acquistato l’alcool che li aveva ridotti in quello stato. Solamente uno di questi minori risultava residente a Cecina, quindi per gli altri venivano interessati gli uffici di Polizia dei luoghi di provenienza, mentre rintracciati i genitori dell’unico residente in zona, si apprendeva che la giovane aveva acquistato più volte l’alcool in un bar di Marina di Cecina senza che nessuno gli avesse richiesto i documenti d’identità. Nei giorni successivi sia personale del Commissariato che della Polizia Municipale hanno fatto controlli nel locale e ben tre giovani, tutti minorenni ma maggiori di 16 anni, venivano identificati dopo aver acquistato alcool al bar. I gestori, che nonostante i controlli avevano proseguito nella loro attività illecita, sono stati sanzionati amministrativamente. Nel secondo caso avendo anche riscontrato che i gestori del locale lavoravano con le mascherine indossate sotto il mento senza che coprissero naso e bocca venivano multati per mancata osservanza dellanormativa anti-Covid. Conferme, comunque, che nel locale si vendeva liberamente alcool ai minorenni, ignorando tutte le normative vigenti e quindi per l’episodio relativo alla minore di anni 14, essendo anche pervenuta querela da parte dei familiari della ragazzina, i gestori sono stati deferiti alla Procura di Livorno.
Ora allo studio la licenza al titolare dell’esercizio. Il commissariato ha chiesto al Comune di Cecina, competente per le licenze, l’urgente sospensione di quest’ultima che può variare da 15 giorni ad un massimo di tre mesi e che attualmente è li al vaglio. Per quanto riguarda gli altri minori giunti in coma etilico al Pronto Soccorso di Cecina il Commissariato è in attesa di ricevere i riscontri dagli altri Uffici di Polizia dei luoghi di residenza.