REDAZIONE CRONACA

Ai domiciliari per riciclaggio di scooter rubati, la polizia lo trova su un motorino di cui era stato appena denunciato il furto

L’uomo, un livornese di 44 anni, è finito in carcere. Stessa sorte per un tunisino che ha violato gli obblighi

Polizia

Livorno, 13 luglio 2023 – Dopo un’indagine della Squadra mobile, dal 19 maggio scorso un pregiudicato livornese di 44 anni era finito agli arresti domiciliari per i reati di riciclaggio di scooter rubati in centro, ma ora è finito direttamente in carcere alle Sughere. Motivo? Sempre lo stesso: durante un’uscita nelle ore di permesso, agenti della polizia giudiziaria lo hanno fermato per un controllo mentre era in sella a un motorino che è risultato rubato poco prima, nella medesima giornata. 

In carcere è finito anche un tunisino di 38 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari. L’uomo, nel novembre scorso, era stato arrestato poiché trovato in possesso di una bomboletta di gas urticante, che è parificata a un’arma. In quella circostanza l’autorità giudiziaria lo aveva sottoposto all’obbligo di firma in questura.

Ma il tunisino non sempre ha ottemperato a questa misura e in più si sarebbe reso autore di alcuni furti in centro, l’ultimo dei quali ai danni di un muratore al quale era stato rubato il marsupio mentre si trovava nel cantiere edile. Così era stato arrestato. Scarcerato il 29 giugno e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, era evaso. E’ così che il Tribunale ha deciso di rimandarlo in carcere.