
Aferpi
Piombino (Livorno), 1 marzo 2018 - Dopo due giorni di incontri serrati, gli oltre duemila lavoratori dell'Aferpi possono tirare un primo respiro di sollievo. Al ministero dello Sviluppo economico è stato infatti firmato l'accordo preliminare per la cessione dello stabilimento di Piombino dalla algerina Cevital al gruppo indiano Jsw che fa capo alla famiglia Jindal.
"Finalmente si sblocca la situazione di uno dei più importanti poli siderurgici italiani. La firma costituisce il punto di partenza di un percorso ancora lungo che si concluderà dopo la presentazione del piano industriale da parte di Jindal", ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, spiegando che l'obiettivo resta il rilancio del sito di Piombino e la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali pre-crisi su cui il governo continuerà a vigilare.
Per il passaggio definitivo alla nuova proprietà e per sapere qualcosa di più certo sul futuro dei lavoratori bisognerà aspettare però fino a metà aprile. Il gruppo indiano ha infatti sei settimane di tempo perché vengano effettuate tutte le verifiche del caso e per presentare il progetto industriale. Solo a quel punto "comincerà anche il confronto con le parti sociali", ha spiegato il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, aggiungendo che sul futuro dei lavoratori "le notizie che abbiamo avuto negli incontri, anche informali, ci dicono che c'è la volontà positiva di Jindal di presentare un progetto che consenta di rioccupare i lavoratori, e questo è importantissimo".
Il governatore Rossi è positivo e vede la firma odierna come "una tappa nuova", che chiude "un periodo lungo di difficoltà e di incertezze. Possiamo guardare con più speranza al futuro".
Sulla cifra di 75 milioni di euro che il gruppo Jsw sarebbe disposto a pagare per lo stabilimento non si sbilancia: "Le cifre riguardano le aziende, noi abbiamo dato una mano a risolvere questo accordo prendendo l'impegno di mettere a disposizione finanziamenti per l'innovazione e per ridurre l'impatto ambientale, puntando ad avere una riconversione ecologica della siderurgia", ha aggiunto.
Anche secondo i sindacati, si apre per Piombino una nuova fase. "Jindal, che contrariamente a Cevital ha il suo core business nella siderurgia, ha tutte le carte in regola perché Piombino continui a produrre acciaio come ha sempre fatto", fa notare il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, aggiungendo che con l'ingresso del gruppo indiano "si chiude una fase molto delicata, durante la quale si è corso il rischio che Aferpi venisse inserita nella black list di Rfi per la mancata fornitura di rotaie", un'eventualità che secondo il sindacalista avrebbe comportato l'esclusione da futuri bandi di gara a causa delle inadempienze per la produzione e consegna.