REDAZIONE CRONACA

Addio al notaio Mario Miccoli

Livorno, è morto all’età di 77 anni. Il ricordo di Patuelli presidente del Gruppo Cassa di Ravenna Spa

E’ morto nella sua casa dopo una lunga malattia il notaio Mario Miccoli. Aveva 77 anni. Lascia la moglie Laura, tre figlie e due nipoti. Antonio Patuelli, Presidente del Gruppo Cassa di Ravenna Spa, ricorda commosso il Notaio Miccoli Presidente del Banco di Lucca e del Tirreno Spa (Gruppo Cassa di Ravenna). Mario Miccoli era nato a San Gimignano nel ’44, aveva studiato al Liceo Classico a Livorno e si era laureato con il massimo dei voti e la lode in Giurisprudenza all’Università di Siena. Vincitore del concorso notarile, Mario Miccoli dal 1976 è stato Notaio in Livorno fino al raggiungimento di limiti di età. Nel notariato è stato protagonista sia nell’organizzazione nazionale, come Segretario, per 7 anni, del Consiglio Nazionale del Notariato, sia nell’Unione Internazionale del Notariato di cui è stato prima Segretario e poi Vice Presidente. Ha esercitato anche come Giudice Onorario Aggregato e come insegnante universitario di informatica giuridica. Autore di molteplici pubblicazioni soprattutto di carattere giuridico, è stato consigliere della Cassa di Ravenna Spa e Presidente del Banco di Lucca e del Tirreno Spa per oltre 10 anni. Antonio Patuelli ne ricorda i grandi ideali di libertà civili, economiche e sociali, le qualità morali e professionali e le sensibilità umane.

Anche il Circolo Einaudi ricorda commosso l’amico Mario Miccoli. Liberale da sempre – si legge nella lettera di ricordo – , poi notaio in Livorno da metà degli anni ’70, impegnato per diffondere le idee liberali, nella Gioventù Liberale prima del percorso professionale e in seguito nel Partito dopo il rientro a Livorno poco più che trentenne. Con sua madre sorella del Campione Olimpico di scherma, calcò anche lui da giovanissimo le pedane del Circolo Fides, alle quali restò molto legato fino a divenirne il Presidente vari decenni dopo. Fu sempre convinto che il fulcro della vita – e quindi di tutto ciò che la circonda, a cominciare della politica che attiene le relazioni interpersonali – si impernia sull’attività del libero cittadino individuo. Così, oltre che come liberale, anche come notaio non ha mai trascurato il seguire con attenzione le implicazioni del tempo che passa nella vita quotidiana dei cittadini autonomi. Così, da notaio, si applicò subito e in modo crescente, a studiare le problematiche dell’informatizzazione nella professione notarile, a cominciare dalle questioni concernenti la firma digitale. Ne divenne uno specialista che trattò il tema da antesignano, prima nel notariato italiano – dove ricoprì incarichi nazionali di vertice – e poi in quello europeo che presiedette. Nell’ultimo decennio è stato ed era tuttora il Presidente del Banco di Lucca e del Tirreno, facente parte del Gruppo Cassa di Ravenna, l’Istituto diretto da Antonio Patuelli attuale Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana. Nell’ultimo quindicennio, Mario Miccoli ha sempre più sviluppato la sua antica passione di cultore e lettore delle grandi opere storiche , soprattutto relative ai secoli scorsi e alle vicende toscane. In questa materia, ha finito per scrivere direttamente diversi saggi che sono stati anche pubblicati sulla stampa di informazione. Il Circolo Einaudi tributa un addolorato saluto ad un amico e ad un liberale.

I funerali si terranno oggi alle 15,30 alla Chiesa del Soccorso. Alla famiglia le condoglianze de La Nazione.

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