Livorno, 4 agosto 2024 – Si è svolto, nella mattina davanti al giudice Antonio Del Forno, l’interrogatorio di garanzia del prof di sostegno accusato di aver abusato di un’alunna disabile.
E’ assistito dall’avvocato Riccardo Finocckì. Sulla vicenda interviene ora il garante delle persone disabili Valerio Vergili. "Ho pianto quando ho letto sui quotidiani la notizia della violenza che una alunna disabile, all’epoca dei fatti minorenne, ha subito da un insegnante di sostegno in una scuola superiore. Sono sconvolto". Queste la parole di Valerio Vergili, garante dei diritti delle persone disabili del Comune e lui stesso disabile dalla nascita. L’autore degli abusi è in carcere con la gravissima accusa di violenza sessuale pluriaggravata ai danni dell’alunna disabile in condizione di gravità.
Vergili in veste di garante, qualora ci fossero le condizioni, si costituirebbe parte civile nel processo quando sarà celebrato?
"Se in futuro sarò confermato nel ruolo di garante delle persone disabile, mi costituirò parte civile. Quello che è accaduto a quella ragazza è di una gravità inaudita".
All’interno della scuola frequentata dall’alunna disabile…
"La scuola dove l’integrazione degli alunni più fragili dovrebbe esse attuata al massimo livello, così come la loro protezione".
In questa brutta vicenda ha colpito il fatto che l’insegnate di sostegno pare abbia abusato dell’alunna completamente in balia delle sue attenzioni morbose, disarmata dalla sua disabilità
"Questo episodio impone una riflessione sul fatto che sia impiegato nel sostegno scolastico personale altamente qualificato, preparato e selezionato. Non so quali siano i titoli in possesso dell’insegnante di sostegno arrestato per questa violenza sessuale. Ma una cosa è certa: quando al sostegno viene destinato personale non specializzato, si possono correre talvolta rischi. Con la nuova normativa varata di recente per sopperire alle carenze nell’organico del sostegno scolastico, è stato deciso di permettere il reclutamento anche di operatori senza i titoli e le qualifiche del caso. Ebbene in tale ambito bisogna compiere uno sforzo maggiore per formare al più presto e in modo adeguato quanti più insegnanti possibili ai quali affidare gli alunni in condizione di disabilità più o meno grave. Non si possono seguire le scorciatoie pur a fin di bene". Conclude Vergili: "Spero si sia trattato di un episodio isolato. E sia chiaro che la stragrande maggioranza degli insegnanti di sostegno operano con coscienza e competenza".