Livorno, 2 febbraio 2025 – Il 5 febbraio sarà firmato alla prefettura di Livorno un accordo per la tutela del Made in Italy e dei prodotti agroalimentari rispetto ai traffici di merci nel porto.
Il protocollo d'intesa, spiega la prefettura, è "il risultato di diversi mesi di lavoro congiunto per poter formare un atto che ricomprendesse le migliori forme di prevenzione e di contrasto al prodotto italiano d'eccellenza".
Il percorso ha origine da un confronto che il prefetto Giancarlo Dionisi ha condiviso con la Coldiretti. "Il contributo di Coldiretti Toscana - spiega - è stato parte essenziale nel costruire un percorso in primo luogo, conoscitivo del settore stesso, ed, in secondo luogo, propositivo, per arrivare ad una tutela più accurata del prodotto agro alimentare made in Italy che non si fonda solo sulla genuinità delle materie prime, ma anche sulle modalità di lavorazione e sull'esperienza, maturata e trasmessa alle giovani generazioni di una speciale cura che discende, spesso, da tradizioni antichissime". L'intesa è raggiunta con la collaborazione con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e gode dell'apprezzamento del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e dal Ministero del Made in Italy. Il protocollo parte dalla raccolta di dati sui transiti nel porto di Livorno dei prodotti agro-alimentari, situazione monitorata da mesi durante i quali è emerso che "sussistono numerosi casi di frode".
Ruolo centrale per l'applicazione dell'accordo l'avranno i nuovi strumenti informatici di controllo delle merci fra cui il Tuscan Port Community System, piattaforma dell'Autorità di Sistema portuale che digitalizza le informazioni su import ed export e che viene usata da tutto il cluster portuale (terminalisti, agenzie marittime, spedizionieri, eccetera). Dionisi sottolinea che "il porto di Livorno, per la sua posizione favorevole al commercio con itinerari volti al Centro Europa e dall'Italia verso il resto del mondo, occupa un ruolo centrale che non poteva essere ignorato e, quindi la sinergia tra le varie componenti istituzionali rappresenta, con questo protocollo, un successo condiviso perché vede il contributo di elevate professionalità volte al bene comune, ai cittadini". Il porto di Livorno, conclude "è un elemento centrale per il grande flusso di merci e mezzi navali che transitano".
"Oggi - afferma nella stessa nota il prefetto di Livorno, Giancarlo Dionisi - le grandi sfide con un mercato libero di merci che transitano attraverso un numero elevato di rotte e percorsi, che non sono più solo europei ma si estendono a livello extra europeo e che vede coinvolti paesi collocati anche molto lontano dall'Italia, ci impongono una visione diversa del commercio o della produzione perché nasce l'esigenza prioritaria di verificare i percorsi fino al consumatore finale". "Se è vero che va tutelata la libertà del commercio è anche vero che va garantita l'autenticità dei prodotti agroalimentari anche per la tutela della libertà di scelta del consumatore - aggiunge -, cui vengono fornite varie modalità di notizie sulla formazione e sui contenuti del prodotto finale". Dionisi conclude che "solo attraverso il dialogo e la cooperazione delle varie componenti pubbliche e private è possibile costruire percorsi significativi e costruttivi in grado di affrontare le grandi sfide della produzione, del commercio e del trasporto con strumenti tecnologici avanzati che consentono una tutela molto incisiva del lavoro dei produttori italiani e di tutti i consumatori nel mondo che chiedono un prodotto Made in Italy".