IRENE CARLOTTA CICORA
Cosa Fare

Sup ai Tre Ponti, tra yoga e pilates. «Ecco come si cammina sull’acqua»

L’istruttore Guarducci: «Una moda che qui è di casa»

David Gabbriellini e Dario Guarducci (Foto Novi)

Livorno, 3 agosto 2018 - Scuola di mare, di vita e di sport. Sempre più livornesi – e non solo – si appassionano ai misteri del sup, la tavola con pagaia – parente del surf – per passeggiare a pelo d’acqua. Livorno vanta una lunga tradizione negli sport da onda, specie nella baia dei Tre Ponti grazie al Centro windsurf omonimo. «Sia per quanto riguarda le attività di windsurf che il surf, così come per il sup, servono corsi specifici per diventare istruttore – spiega Dario Guarducci – Noi ormai sono tanti anni che pratichiamo e offriamo corsi di windsurf (circa 20) e poi surf e canoa. Da dieci anni inoltre ci siamo attrezzati con il sup, che piano piano ha spopolato. Va sempre più di moda ‘passeggiare’ e camminare a pelo d’acqua, un’attività che non è sempre e solo rilassante ma può diventare agonistica e di alto livello». Lo ‘stand up paddle’ è una variante del surf in cui si sta in piedi su una tavola e si... camminia utilizzando una pagaia per la propulsione. «La suppata classica è quella rilassante, al tramonto. E più l’acqua è calma, più è bello andare in giro per mare – continua Guarducci – Al Centro windsurf Tre Ponti siamo diversi istruttori, ciascuno con un ambito specifico. Si va dalla categoria dei principianti a quella avanzata fino ad arrivare all’attività agonistica o al sup sulle onde che seguo anch’io». Cambiano anche le tipologie di tavola, a seconda che si faccia una passeggiata o una gara agonistica.

«C’è quella gonfiabile, più tranquilla per andare a fare un giro rilassante, ma anche quelle da ‘race’ che vanno più veloce – sottolinea l’istruttore – C’è una certa parentela con il surf, dove si parte da sdraiati per poi salire in piedi con la spinta dell’onda. Mentre invece il ‘sup wave’ si fa stando già in piedi e remando finché non si intercetta l’onda per la spinta. Fatto questo, ci si comporta come sulla tavola da surf». Per stare in equilibrio bastano poche ‘sedute’ di questo sport affascinante. «Mentre per il windsurf serve l’onda e quindi più equilibrio di conseguenza – conclude – il sup si può fare con tavole strette e più difficili da gestire oppure più larghe, per galleggiare da subito. In settimana organizziamo anche sup pilates, ovvero ginnastica sulle tavole ormeggiate in mare con l’istruttrice Francesca Angiolini. La scuola è nata grazie a David Gabbriellini, fondatore del centro e amante del windsurf wave».

Il team: con Dario Guarducci e David Gabbriellini ci sono Edoardo Campus, Simone Noccolini, Duccio Lazzerini e Sara Bruno