Livorno, 25 novembre 2017 - Con il sì dei 5 Stelle e il voto favorevole della consigliera di Forza Italia Elisa Amato si è concluso ieri sera l’iter in consiglio comunale per il progetto di apertura del supermercato a marchio Esselunga, che insisterà in viale Petrarca nell’area occupata dall’ex complesso Fiat. «L’obiettivo – ha sottolineato l’assessore Aurigi – è quello di riconvertire una zona urbana degradata». E gli hanno fatto eco i consiglieri Valter Sarais e Corrado La Fauci. Il primo ha definito «data storica quella di questo consiglio, da raccontare ai nipoti» mentre l’altro ha sottolineato come l’area «versi in stato di abbandono per una passata erronea interpretazione dei flussi demografici e della qualità complessiva del tessuto sociale».
Ma il fronte del no è stato molto compatto, composto da 11 consiglieri su 30 presenti – Partito democratico, Buongiorno Livorno, Livorno Libera, Livorno città diversa, Futuro, Livorno bene comune (si è astenuto per Livorno libera il consigliere Giuseppe Grillotti) – che hanno puntato il dito soprattutto sulla possibile frattura che «il nuovo colosso commerciale creerà nel tessuto sociale ed economico di un quartiere che ha un suo equilibrio – ha detto Giovanna Cepparello, Futuro – Soprattutto sottolineo il fatto che è palesemente sbagliato chiamare questa operazione ‘riqualificazione di una zona’ per un degrado che la stessa Esselunga che ne è proprietaria ha creato». Valutazioni condivise da Pietro Caruso (Pd) che ha parlato di una «mega variante dietro la quale non si nasconde l’interesse pubblico. Sì a Esselunga, ma la localizzazione è errata. E la zona sarà devastata socialmente e commercialmente dallo sbarco della catena».
D’accordo sul punto anche Valiani (Livorno bene comune): «Tradite chi vi ha dato mandato di governare, uccidendo il piccolo commercio». Quello del lavoro è un nodo cruciale. Viste anche le 140 assunzioni annunciate nel centro commerciale. «Sarebbe stato giusto firmare un documento per tutelare e far assorbire dal colosso quei commercianti che andranno in crisi dopo l’apertura», ha precisato in merito Giuseppe Grillotti (Livorno Libera) annunciando la sua astensione dal voto. Un dibattito infinito, che arriva a una svolta. Adesso la palla passa a Esselunga, che dovrà stipulare una convenzione con le opere pubbliche in accordo con il Comune per poi richiedere il permesso per costruire. Il Comune avrà 40 giorni di tempo per concederlo, prima di poter iniziare i lavori. Il cantiere slitta così ai primi mesi del 2018.